giovedì 19 maggio 2016

I papà del Sabato mattina


Questa settimana mi sono davvero divertito a scrivere un articolo per la pagina facebook di Ciucciomania, negozio online per cui lavoro, e fra l'altro gestisco i suoi social media. 
Ve lo propongo integralmente, sperando che diverta anche voi.


Nonostante la difficoltà di trovare e mantenere un lavoro, il sabato e la domenica sono le due giornate in cui i papà possono passare un pò di tempo con il suo, o i suoi bambini. Non importa che la mamma sia casaliga oppure manger di successo. Il sabato mattina vorrà riposarsi, oppure se lavora deve avere un pò di tempo a disposizione per organizzare la casa. Lo si sa nei week end la baby sitter é più cara, e magari la chiamiamo per uscire la sera, quindi il sabato mattina é il momento in cui é possibile vedere una schiera di uomini, che accopagnano i propri pargoli. Da tempo si parla di Papà mammo, oppure papà 2.0, nulla di tutto ciò, i papà si dividono in altre categorie; scopriamo quali:

Il papà Amico : Questo esemplare di papà aspetta il Sabato mattina ancor più dei suoi figli. Per prima cosa va a svegliare i pargoli, tirandoli giù dal letto, e comincia a preparare tutto l’occorrente per poter uscire di casa il prima possibile. Questo papà non esce di casa senza la seguente lista : Pallone, Bicicletta, Secchiello, Paletta, accessori vari e manuale delle giovani marmotte. Lui non accompagna i figli al parco o a prendere una boccata d’aria, sono loro che accompagnano lui, e state pur certi che non vorrà tornare a casa per pranzo.
Papà Organizzato : Questo Papà ha sul suo Iphone la lista delle cose da fare, ed il tempo da dedicarli. Si esce di casa alle 9,30, Parco dalle 10,00 alle 11,00. Passeggiata in centro dalle 11,15 alle 11,45. Si entra al supermercato alle 11,46 in questo caso nemmeno lui sa esattamente a che ora si possa uscire, l’importante é consegnare la spesa alla moglie per le 12,30, orario in cui lui comincia a lavare e cambiare i bambini, perché alle 13,00 la cena deve essere pronta e la famiglia riunita a tavola. Il resto della famiglia aspetta il lunedì per smaltire lo stress del fine settimana.
Papà Manager : Che sia a capo della fabrichetta di famiglia, abbia un negozio, o sia semplicemente un dipendente, lui il lavoro non lo lascia nemmeno al week end. É già in piedi dalle 7,00 ed approfitta che tutti stiano ancora dormendo per cominciare la sua giornata lavorativa extra. Fa colazione davanti al portatile, e risponde alle mail arrivate durante la notta, dovrà anche dormire questo pover uomo. La mamma ha il compito di svegliare e sistemare i bambini, prima di affidarli al padre, che si prende una pausa lavorativa, per accompagnare i figli al parco giochi, o qualsiasi altro luogo dove possano giocare liberamente. Ognuno di loro ha il compito di portarsi dietro il gioco preferito, lui ha già nella sua 24 ore il portatile, il tablet, eh si, anche il Sole 24 ore per un pò di svago. Il Papà Manager, ovviamente non ha tempo per seguire i figli, si raccomanda che si comportino bene, mentre connette il portatile ad un Wi-Fi, o alla linea del suo telefono.

Papà Piacone : Il Papà piacione sa perfettamente, che con dei bambini (ancor meglio se molto piccoli) si rimorchia molto di più. Si prepara con uno stile casual, però sempre curato. Anche il pargolo é ben sistemato, dovrà risultare carino per attirare l’attenzione delle mamme. Il Papà piacione al sabato é affettuosissimo e super attento al suo bambino, ovviamente lo é tutti i giorni, ma al sabato molto di più. Sul suo cellulare ha le foto di tutti gli eventi più importanti nella vita di suo figlio. Questo papà quando esce ha delle mete ben precise : negozi di abbigliamento, ovviamente femminili, profumerie in cui chiede consiglio per il regalo da fare alla moglie, supermercato dove può passar gran parte della mattinata, e in fine al parco. Ogni scusa é buona per attaccare bottone, parla sempre di suo figlio e chiede consigli, non si sa mai che ci scappi il numero di telefono di una mamma crocerossina.
Papà dormiglione : Questo povero papà ha lavorato tutta la settimana, e probabilmente ha fatto un pò tardi al venerdì sera, ed il week end lui vorrebbe dormire fino alle 14,00 come faceva da ragazzino, ma sua moglie non glielo lascia fare. Risponde “ancora 5 minuti” quando la moglie prova a svegliarlo la prima volta. La risposta non cambia nei successivi tentativi, tanto che lei decide di scatenargli i figli. Mentre lui pensa di avercela fatta, e poter dormire tranquillo tutta la mattinata, arrivano i pargoli che cominciano a gridare fino a quando non ottengono il risultato sperato. Il povero papà lentamente si infilerà la prima cosa che trova per accompagnare i figli fuori. Lui al super é certo che non ci andrà, passa dal bar e si fa preparare un caffé take away, si siede su una panchina, dove ci rimarrà fino al momento di dover tornare a casa.

Papà alla Moda : Questo papà deve sfruttare il fine settimana per gli ultimi acquisti, e poi vuoi mettere lo shopping senza mia moglie? Si prepara accuratamente, per poi dopo svegliare e vestire i bambini, ovviamente anche loro dovranno avere un look all’altezza. Non importa che il suo stile sia classico elgante, o moderno, il papà alla moda, non accompagna il figlio al parco, ma a fare shopping. Il negozio dipende dal potere d’acquisto del suo portafoglio. Si andrà in giro per tutti i negozi di abbigliamento del centro, concentrandosi prima sul piccolo e dopo su se stesso. Ovviamente presterà moltissima attenzione agli accessori. Se a fine mattinata gli avanza qualche euro passerà anche lui dal supermercato.
Papà apprensivo : I figli del papà apprensivo, statene certi gli riconoscerete, sono quelli che in piena estate hanno su maglioncino, giubotto e berretto; Non vorrai che si ammalino no? Il Papà apprensivo non lascia soli i figli nemmeno un secondo, gli accompagna per mano, ed al momento di giocare li segue passo passo. Questi bambini devono mantenere rigorosamente una distanza di 5 metri dal manto stradale, e qualora dovessero superare questo muro invalicabile si sentirà un urlo di richiamo se non dovesse essere sufficiente allora con uno scatto felinò porterà il piccolo trasgressore a distanza di sicurezza. A qualsiasi richiesta del piccolo, il papà apprensivo risponderà no. Niente calcio, niente corsa, niente bicicletta. E allora perché ci hai portati al parco? Il bello che la madre penserà che i bambini si siano scatenati perché torneranno a casa sudati, ovviamente a causa dell’abbigliamento.

Il Papà Sportivo : La sveglia in casa suona verso le 6,30, lui al contrario del dormiglione salta giù dal letto in un nonosecondo, sveglia il figlio, e come Rocky prepara un frullato di 5 tuorli d’uovo, e un pò di latte e zucchero. Per il piccolo ovviamente Ovomaltina e solo perché “Sprint” quello che prendeva lui alla sua età non lo fanno più. Ci si infila una tuta e si va fuori. Le opzioni sono la corsa o la bicicletta, dopo essersi saldati ci si va in palestra. Dopo una mattinata di allenamento ovviamente si pranzerà leggeri. Questo papà ha una variante, molto meno attiva, il Papà Allenatore, questo papà l’attività sportiva la fa fare unicamente al figlio, e la partitella a pallone al parco, diventa più importante della finale di Champions League.
Papà Mangione : Questo papà si che può dormire tranquillamente, e in famiglia le mattinate cominciano tardi. Lui non accompagna i figli al parco, si piazza con loro davanti alla tv, con un pacchetto di patatine a testa. Ha due varianti per la giornata, che comunque può distribuire fra il sabato e la domenica. Variante uno : Parmigiana della moglie, o della mamma se la gentil consorte non é in grado di farla. Variante due, Ristorante, dove ci si arriva alle 12 e se fosse per lui (e loro) ci si rimarrebbe anche a cena. Questo papà non va al supermercato, il super é a casa sua!
Brico Papà : Il suffisso Brico, sta per bricolage, la sua grande passione; che ovviamente deve trasmettere ai figli, se non anche alla moglie. Avete presente cosa significa montare i mobili di Ikea in famiglia? Lui é più avanti, i mobili é lui stesso a progettarli. Costruisce di tutto, però principalmente giochi e mobili per i bambini. Se la famiglia riesce a superare la mattinata, allora statevene certi che per il pranzo ha organizzato una grigliata con gli amici. Spesso succede che la moglie del Brico Papà, per amore della famiglia ed il desiderio di far durare il matrimonio decida di portare lei i figli fuori, e farsi vedere unicamente quando la grigliata é già pronta.

Questi sono i papà che si possono incontrare nei week end, ovviamente ogni suggerimento sarà gradito per poter integrare ed eventualmente correggere la lista. Si accettano proposte sia dalle madri che dai figli, inutile dirlo che i suggerimenti dei Papà sono quelli che terremo più in considerazione, perché diciamolo, i papà sono sempre più avanti, ancor già prima di esserlo!

E tu che papà sei?

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sabato 14 maggio 2016

Viaggio in Spagna?

L’estate (forse) si avvicina, e stai pensando ad un viaggio in Spagna? Ecco la tua mini guida!

Da tre anni vivo in Andalucia (sud della Spagna, se la geografia non é il tuo forte), quindi posso darti qualche dritta per il tuo viaggio.

Quando viaggiate in Spagna, dovete tenere in conto che nonostante abbia lo stesso orario italiano, in realtà si trova sul meridiano di Londra, e tutto ne é proporzionato. I negozi e gli uffici aprono alle 10, il sole d’estate tramonta dopo le 10 di sera, e tutto ciò che ne consegue. Rispetto all’Italia, la Spagna é molto più economica, ancor di più il sud. Madrid e Barcellona sono le città più care. 

Se volete comprare sopratutto vestiti di buona qualità “El corte inglés” é il meglio. “El corte inglés sono dei grandi magazzini che vendono assolutamente di tutto. Casalinghi, vestiti, elettrodomestici, elettronica, ed hanno anche il supermercato. Per uno spagnolo é molto caro, con qualità indiscutibile. 

Se non vi recate in ristoranti ricercati la spesa si aggira intorno ai 10/15 euro, dipende ovviamente da cosa mangiare. Ovviamente attenti al vino, potrebbe essere caro. Se non siete particolarmente affamati, vi consiglio 100 montaitos (che sta aprendo in Italia) e “La Sureña”. Il primo é principalmente una birreria, il montaito é un panino piuttosto piccolo che non vi farà passare la fame. Nel secondo, appartenente alla stessa catena, é possibile mangiare un “Purpo alla gallega”, o Calamari fritti, ed ovviamente Jamon. 

Ottima alternativa sono i “Chiringuitos” sulla spiaggia. Sono Bar/ristoranti sul lungomare. In questo caso consultate prima il menù, che troverete all’entrata, e poi ci vuole fortuna. In alcuni mangerete benissimo, in altri meno. Se siete amanti del buon café qui in Spagna avrete problemi. Se non trovate Bar con Illy, Lavazza o Segafreddo, non prendetelo, altrimenti vi porteranno in un bicchiere cilindrico di vetro una brodaglia marroncina con del latte. 

Se a metà mattina (10 - 11) siete affamati, provate il desayuno (la colazione) spagnola. Quella tipica é un panino con pomodoro, olio e jamon, un bicchiere con spremuta di arancia e caffè e latte (leggi su per il caffè). Dopo questa abbondante colazione potrete pranzare come gli spagnoli, verso le tre del pomeriggio. Se volete provare la Paella fatelo a pranzo, gli spagnoli non la mangiano a cena. Se poi avete amici locali fatevi invitare al sabato per un arroz (la paella) o una barbecoa (grigliata), durano tutta la giornata. Ricordatevi di portare un po' di librone (le bottiglie di birra da 1 litro). In questi pranzi tutti fanno qualcosa, quindi rendetevi utili, conversate, bevete, mangiate e divertitevi. 


Quando andate nei bar, la sera, solitamente (non tutti) con una caña (bicchiere piccolo) di birra, o una Jarra o Pinta, vi porteranno una tapa. A granada troverete le tapas più grandi, e in genere nel sud le portano sempre, altrimenti saranno a prezzo extra. Gli spagnoli la sera mangiucchiano varie tapas, e magari una volta a casa fanno un ultimo richiamo, con qualcosa di leggero. Occhio alla birra, é molto economica e se ne beve tantissima, però dovete essere in grado di reggerla.

Per ciò che riguarda il mare, troverete moltissime spiagge libere dotate di tutti i servizi, ed ovviamente gli stabilimenti balneari, per ogni portafoglio. 

In fine, se come prevedibile, andrete in posti turistici, voi per gli spagnoli sarete “Guiris”, un termine un po' dispregiativo per definire i turisti. Non si tratta di odio verso il turista, che invece viene ben trattato, però quando tu vai di fretta nella vita quotidiana e ti trovi la colonna di turisti, ovviamente ti indispettisce, perché ti faranno perdere un sacco di tempo. Per non parlare di quelli ubriachi che schiamazzano a qualsiasi ora del giorno e della notte. Sicuramente nel vostro viaggio ne vedrete molti, come anche i pensionati tedeschi, inglesi ed olandesi, vestiti in modo improbabile, con i loro calzini bianchi ben in vista.


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mercoledì 11 maggio 2016

Sally


Fino a quando non conobbi Sally, non mi sono mai sentito davvero felice, mi mancava qualcosa. Mi sentivo incompleto, sentivo di non aver vissuto appieno, ero in cerca di una realizzazione. Non so perché la incontrai, l’unica cosa che penso, che sia stata mandata a me dal paradiso.

L’assenza di lavoro, mi spinse a lasciare il mio Paese in cerca di fortuna; Così un po’ all’avventura mi imbarcai sul primo volo per Londra, alla ricerca di un qualcosa che ancora non era chiaro nella mia testa. In breve tempo trovai lavoro come pizzaiolo. Avevo studiato, avevo anche una laurea, ma accettai subito, anche perché mia nonna, sin da quando ero bambino mi insegnò a preparare la pizza. Questa possibilità la vedevo un po’ come un suo segno dal cielo, che non potevo rifiutare. Lavoravo molto, e avevo poco tempo per uscire, i miei unici amici, erano i colleghi di lavoro, due giovani italiani, forse più folli di me.

Come pizzaiolo avevo molti fans, specialmente i bambini che mi osservavano mentre preparavano le pizze, parcheggiati dai genitori davanti al bancone. Mi furono presentati i clienti abituali, e qualche volta i ragazzi mi invitavano ad uscire con loro. Il lunedì sera, giorno di chiusura della pizzeria, ci si riuniva in casa di qualcuno per vedere un film, bere qualche birra e rilassarsi un po’.

Proprio ad una di queste feste conobbi Sally. Accompagnava una sua amica, cui Mario, il vero proprietario della pizzeria andava dietro da molto tempo, ma senza troppo successo.

Quando vidi questa ragazza bionda, con degli occhi azzurri rimasi impietrito. All’esterno cercavo di non farlo notare, ma passai tutta la notte ad osservarla, fissarla, attento che nessuno se ne desse conto. Ricordo ancora che indossava un paio di jeans chiaro, una camicia lilla, leggermente sbottonata da dove si intravedeva una prorompete scollatura. Oddio, come mi sono perso in quella scollatura, ero come un esploratore sbarcato in un isola deserta, desideroso e timoroso di conoscere il nuovo territorio. Poi i suoi occhi, limpidi e freddi come il mare d’inverno, erano una porta chiusa verso un interno misterioso. Le sue labbra rosse come ciliegie, e una voce leggera come musica di pianoforte, mi lasciava spaesato, quasi stordito.

Dopo quella sera la rividi altre volte cercai di avvicinarmi, ma lei sembrava distante, e troppo riservata. Mi dissero che lavorava in un negozio poco distante dalla pizzeria, così da quel giorno modificai la mia strada verso il lavoro, con la speranza di poterla incontrare. Mi sentivo infantile, bambino, e forse un po’ maniaco, ma volevo rivederla, anche per un secondo, anche da lontano, anche se probabilmente non ci avrei mai potuto parlare. Tutte le canzoni che ascoltavo mentre camminavo, mi parlavano di lei. Me la descrivevano e raccontavano, in una maniera così meraviglio e perfetta da essere irreale. Qualche volta la incrocia per strada, e mi lasciò solo un rapido e fugace saluto, un giorno invece no. Quel giorno fu diverso dagli altri. Si fermò a parlarmi, grazie ad una sigaretta che fumammo assieme, e poi c’è chi sostiene che il fumo faccia male. Fu la prima volta che ebbi modo di cominciare a conoscerla. Mi parlava in modo rapido, incalzante. Sembrava volesse raccontarmi tutto il suo modo, rendermi partecipe della sua vita. Furono minuti lunghissimi e allo stesso tempo cortissimi. Quando la salutai andai al lavoro felice, come un bambino la notte di Natale.

Da quel giorno la vidi spesso, si era creata una confidenza fra noi. Mentre mi parlava io fissavo le sue labbra, come in un film muto le vedevo muoversi, senza quasi rendermi conto di cosa stesse dicendo. Ero come sotto effetto di una droga quando ero con lei. Tutto si fermava, non esisteva null’altro che Sally.

Un lunedì sera abbandonai i miei amici, per uscire solo con lei. Ero eccitato, stupefatto alla sola idea. Andammo a cena in un ristorante etnico, e li mentre mangiavamo parlammo molto. Cercai di entrare in quei suoi occhi blu, alla ricerca di questi misteri che volevano celare. Li mi accorsi, di quanto fossero vulnerabili, profondi, e meravigliosi. Andammo a casa sua, e mentre lei era in cucina, per prendere qualcosa da bere, vidi un quaderno dove aveva scritto delle poesie. Volevo leggerle, volevo scoprire qualcosa di lei, volevo veder nuda la sua anima.
La radio intanto suonava I don’t know why di Norah Jones, e quando la vidi avvicinarsi a me, con due bicchieri di vino bianco, pensai la stessa cosa.

I suoi baci erano caldi, dolci e intensi. Fra le mie mani stringevo i suoi capelli biondi come il sole. Sentivo il suo profumo che inebriava ogni cosa. Le mie mani erano alla scoperta del suo corpo morbido e bianco come la neve. Credovo di sognare, pensavo che da un momento all’altro mi sarei svegliato, invece no, era tutto vero. Eravamo solo noi due, l’uno davanti l’altra in una stanza, che sembrava tutto il mondo, e come Gino Paoli sentivo il cielo in una stanza.

Le sue labbra mi davano i brividi, e delle sensazioni difficili da descrivere. Le sue mani invece erano infuocate di passione.

Quella notte, mi resi conto di cosa vuol dire quando due anime, e due corpi di fondono. Eravamo come nuvole che si incontrano provocando un temporale, correnti calde e fredde, che provocano un tornado. Elementi della natura, uguali e diversi che producono un qualcosa di più potente, di più alto.

Da quella notte, Sally fu tutto il mio mondo. Il mio desiderio esaudito, un tatuaggio nella mia anima e nel mio cuore. Un insieme di amore e passione, travolgente e sconvolgente. Il completa mento della mia vita. Ciò che bisogna vivere per rendersene conto. Le nostre anime si sposarono in un legame indissolubile e perpetuo.


Then I put the letter back in, the place where it was foundin
in the pocket of a jacket, on a train in town
Sent to her from heaven
Sally Cinnamon, Your his world

Così misi a posto la lettera, dove la trovai,
in una tasca di una giacca, in un treno in città.
Mandala a lei, che viene dal paradiso
Sally Cinnemon, sei il suo mondo.

(Sally Cinnamon - The Stone Roses) ”

Vittorio Galati. “Leggende Metropolitane”.

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