sabato 27 febbraio 2010

Haida la maga (Regalo a tutti i bambini)

Haida la maga


Molto tempo fa, in un piccolo villaggio, che si trova sperduto in un bosco, viveva una
piccola apprendista maga. Il suo nome è Haida.
Haida aveva da poco compiuto 350 anni, e si apprestava a concludere il suo ultimo
anno di scuola. Nonostante 350 anni possano sembrare molti, Haida nel suo villaggio
era poco più che una bambina, li le persone arrivavano ad avere anche 3000 anni.
Questo villaggio, sperduto in un bosco è popolato unicamente da maghi, ed ognuno di
loro protegge una persona a lui assegnata. Questo è il loro unico lavoro, e la loro
unica missione. Haida si chiedeva chi avrebbe dovuto aiutare, il giorno in cui sarebbe
diventata anche lei una maga.
Nonostante il suo impegno a scuola, Haida vedeva che non riusciva a fare nessuna
magia, e per questo si sentiva molto triste, così un giorno andò dalla sua maestra.
“Maga maestra, perché nonostante mi impegni ogni giorno, e studio tutto quello che
mi dici, io non riesco a fare nessuna magia? Io mi impegno più che posso, ma
proprio non ci riesco”
“Haida, tranquilla, sei ancora una bambina, e non hai finito la scuola, quando la
finirai vedrai che riuscirai a fare tutte le magie, e ricorda le magie non le farai per
te, ma per chi ti verrà affidato”.
Le rispose la maestra. Poi aggiunse.
“Vedi queste tue lacrime, adesso si sono trasformate in neve, e questa neve sta
rendendo felice chi ti verrà affidato”.
Haida ascoltava la Maga Maestra. E il suo cuore si sentì pieno di gioia, perché la
Maga Maestra le aveva appena detto che aveva compiuto la sua prima magia, aveva
trasformato le sue lacrime in neve, senza nemmeno saperlo.
Intanto i giorni passavano, e Haida continuava i suoi studi, sicura che un giorno
avrebbe potuto essere anche lei una Maga.
In un Regno, molto distante dal bosco dei maghi viveva un principe. Questo era un
regno dove da sempre regnava la pace e l'armonia, e tutti gli abitanti lavoravano
affinché il regno fosse sempre più bello. Il giovane principe studiava, e sapeva che un
giorno sarebbe diventato Re, come suo padre. Il suo nome era Leonenc.
Ogni giorno si recava a scuola, dove imparava l'arte del regno, ma spesso durante le
ore di lezione, si perdeva nei suoi pensieri, guardando fuori dalla finestra. Leonenc
era un ragazzo un po' ribelle e pensava che quando lui sarebbe divenuto Re, il suo
Regno non avrebbe vissuto solomente in pace ed armonia, ma tutti i suoi abitanti
sarebbero stati felici.
Una notte, il giovane principe fece un sogno. Vedeva accanto a lui una principessa
bellissima, che teneva la sua mano. Questa principessa, mentre lo guardava aveva gli
occhi che brillavano come il riflesso del sole sul mare, e questo lo rendeva felice. Poi
guardando dalla finestra del suo castello, vedeva che tutti svolgevano i proprio
compiti, ma non più come prima, anche loro avevano gli occhi che brillavano di
felicità.
Finito questo sogno Lenec si svegliò, andò alla finestra, pensando che fosse ora di
prepararsi per la scuola, ma vide che fuori era ancora notte, e che la neve stava
cadendo copiosa dal cielo. Così felice, si rimise a letto e continuò a dormire. Avrebbe
voluto fare ancora quel sogno, però questo non successe più.
Nel bosco era intanto arrivato il grande giorno per Haida. Tutti gli apprendisti Maghi
e Maghe dovevano ricevere il diploma, e insieme a questo, la Maga Maestra avrebbe
detto chi dovevano aiutare. Haida contenta per aver terminato i suoi studi prese in
mano la lettera consegnatale e lesse il nome.
Aida avrebbe dovuto aiutare il principe Leonec. La lettera era molto lunga, e spiegava
tutto ciò che avrebbe dovuto fare. La Maga Maestra si avvicinò e le disse.
“Haida, tu sei stata la più brava della tua classe, per questo motivo avrai il compito
più impegnativo e difficile. So che puoi portarlo a termine”.
Haida si sentì un po' spaventata per quest'incarico, ma allo stesso tempo era felice che
la Maga Maestra avesse così tanta fiducia in lei, così prese la sua valigia e si
incamminò verso il Regno, per raggiungere il principe Leonec.
Una maga naturalmente non può presentarsi bussando alla porta, perché gli uomini
non riuscirebbero a vederle, questo Haida lo aveva imparato a scuola, e sapeva così
che avrebbe dovuto parlare al principe nei suoi sogni, poi se lei sarebbe stata
convincente, il principe avrebbe potuta vederla con i suoi occhi. Affinché ciò
avvenisse, il principe doveva credere che Haida era li da lui per proteggerlo e
guidarlo.
I sogni del principe Leonec, si fecero molto confusi, lui aveva imparato a scuola che
le maghe esistono solo nei libri, non nella realtà, e non riusciva a capire perché ogni
notte sognava una maga che lo chiamava. Tutte le sere, al momento di addormentarsi
sentiva una voce che gli diceva.
“Leonec, sono qui, ascoltami”.
E tutte le volte il principe si girava su un altro lato per dormire. Una notte però decise
di rispondere.
“Chi sei? Chi è che mi chiama?”
“Sono Haida la tua Maga sono qui per proteggerti”
Il principe era confuso, non capiva chi gli stesse parlando, così disse che le Maghe
non esistono, sono delle fantasie per bambini, e che lui doveva dormire. Durante tutta
la notte, però si girava e rigirava nel letto, senza mai riuscire a prendere sonno.
“Tu sai che esisto, per questo motivo, se non mi darai la possibilità di parlarti non
riuscirai mai più a dormire”
Gli disse Haida.
Dopo queste parole, il principe si convinse, che era davvero una maga a parlargli,
così durante il suo sogno poté incontrare Haida. Il sogno sembrava lunghissimo, ma
invece durò davvero poco tempo. La maga gli spiegò che lei sarebbe rimasta sempre
al suo fianco, e che se voleva parlargli, lui doveva dire “Haida chiedo il tuo aiuto,
sono Leonec”.
Poi aggiunse.
“Ricordati di credere, se dovessi pensare, anche un solo momento che io non esisto,
non riuscirei più a parlarti, io sono una maga, posso fare le magie, ma è necessario
che tu ci creda”.
Adesso il principe Leonec era convinto, e da quel momento non dubitò più
dell'esistenza delle maghe.
I giorni e le notti passavano, e il principe cominciava a conoscere la sua maga. Haida
gli spiegò, che il sogno che fece quella notte, mentre fuori dalla finestra nevicava,
sarebbe arrivato molto presto. Leonec allora si sentì felice, e desiderava incontrare
quella ragazza che aveva tanto sognato, così quando era in giro si chiedeva chi mai
potesse essere.
Il giorno tanto desiderato dal principe arrivò, infatti a corte venne una ragazza
dolcissima, che quando vide il principe rimase in silenzio, mentre lo guardava.
Leonec inizialmente era distratto dalle sue faccende, ma anche lui una volta
incrociato lo sguardo della ragazza se ne innamorò, e allora sentì Haida dirgli.
“E' lei, è giunto il momento”.
I due ragazzi cominciarono a frequentarsi di nascosto, perché Leonec essendo un
principe poteva sposare solo una principessa. Luna, la ragazza invece era figlia di un
negoziante del villaggio, e lui sapeva che non sarebbe mai potuta diventare una
principessa.
Leonac allora si sentiva triste, e chiese l'aiuto di Haida.
“Tu mi hai detto che è lei la ragazza che io ho visto nel mio sogno, ma lo sai bene
che non posso sposarla, io posso sposare una principessa”.
Haida allora risposte.
“Tu a scuola hai imparato che le principesse non sono solamente le figlie dei Re, può
essere principessa anche chi aiuterà il Regno a sopravvivere. Ricorda ci saranno dei
periodi duri, ma riusciremo a superarli”.
Haida aveva ragione, infatti si stava avvicinando al regno il fratello del Re, lui
inizialmente era un uomo buono, ma poiché voleva diventare lui il Re, si lasciò
influenzare da un mago molto cattivo che si chiamava Bisac. Haida sapeva bene che
non esistono solo maghe buone, esistono anche quelle cattive, e sapeva bene chi fosse
Bisac, perché veniva dal suo stello villaggio. Lui inizialmente aiutò la persona che gli
fu affidata, ma voleva ricevere molto in cambio per questo suo aiuto, così convinse lo
zio di Leonec che se avessero ucciso il Re loro insieme avrebbero potuto regnare.
Quando i due malvagi giunsero al castello, si erano trasformati in ambasciatori di un
paese lontano, così riuscirono a incontrare il Re.
Haida sapeva bene che i maghi malvagi potevano indossare dei travestimenti che
nessuno poteva riconoscere, e sapeva anche che lei questo non poteva farlo, era un
potere che potevano avere solo i cattivi. Quando però seppe del pericolo convinse il
principe ad intraprendere un breve viaggio, per poterlo salvare, perché suo zio
avrebbe ucciso anche lui. Leonec partì dopo aver salutato Luna, promettendole che
sarebbe tornato presto.
I due malvagi riuscirono a rapire il Re, e lo portarono lontano dove lo uccisero, ma al
loro ritorno trovarono Leonec che ormai era diventato Re. Il principe era molto triste
per la morte di suo padre, però sapeva che adesso avrebbe dovuto difendere il suo
regno.
Il piano di Bisac era fallito, ma non si rassegnò, così decise di tornare al castello per
uccidere il nuovo Re. Una volta giunto al castello, non riuscì ad entrarvi, abbagliato
da una luce potentissima. Haida, sapeva che sarebbero tornarti così avvolse il castello
di tutta la sua energia. I maghi cattivi possono travestirsi, ma non riescono a
sopportare la luce dei maghi buoni. Anche questo lo aveva imparato a scuola.
Naturalmente questo non poteva bastare a fermare Bisac, che si sentiva ancora più
arrabbiato e cattivo, mentre tramava la sua vendetta. Essendo mago infatti, riusciva a
sapere le cose degli uomini, e sapeva che il Principe era innamorato di Luna.
“Se non posso uccidere il principe, posso rapire Luna, e chiederò la sua vita in
cambio della salvezza della ragazza che ama”.
Haida essendo al castello per difendere il principe, non poteva andare da Luna,
perché facendolo avrebbe fallito la sua missione. La notte andò a parlare a Leonec
dicendogli cosa stava succedendo. Il giovane Re era molto preoccupato, voleva
aiutare Luna, e non riusciva a capire perché Haida non potesse farlo, nonostante le
spiegazioni della maga. Quando venne a sapere che Luna era stata rapita diventò
furioso.
“Leonec devi avere fiducia in me e salveremo Luna”.
Haida cercava di tranquillizzarlo, ma il Re rimaneva molto agitato, così Haida gli
disse:
“Leonec capisco la tua agitazione, ma ricorda, se non crederai più in me io non
potrò più aiutarti”
Infatti il Re stava cominciando a perdere la fiducia, e quando arrivò la lettera di suo
Zio scoppiò a piangere. Avrebbe dovuto offrire la sua vita, per salvare quella di Luna.
Lui lo avrebbe anche fatto, ma il Regno sarebbe caduto in mani malvagie, e tutti i
suoi abitanti sarebbero morti, o sarebbero stati infelici. Anche Luna.
Preso dal nervosismo cominciò a mangiare tutta la cioccolata del castello, sapeva che
gli avrebbe fatto molto male, ma nonostante questo decise di farlo.
I giorni seguenti il principe rimase nel letto per i forti dolori allo stomaco, ed era
sempre più disperato. Ormai non riusciva più a parlare con Haida, perché pensava che
lei avrebbe dovuto fare qualcosa per aiutarlo, e visto che Luna era nelle mani di suo
Zio, probabilmente Haida non era una maga, ma forse solo la sua immaginazione.
I giorni passavano, e l'ultimatum stava per scadere. Se il Re non si fosse consegnato,
Luna sarebbe morta. Leonac non sapeva cosa fare, se lui si fosse consegnato il regno
sarebbe stato distrutto, se sceglieva di salvare se stesso e il suo regno, la morte di
Luna lo avrebbe reso infelice, e il suo sogno si sarebbe infranto. In questo momento
di sconforto però si ricordò le parole di Haida, così si concentrò e capì che credeva
ancora in lei, e la chiamò.
Come d'incanto Haida comparve davanti al Re.
“Lo sapevo che avresti creduto in me, adesso dobbiamo fermare Bisac, in questi
giorni ho parlato con la Maga Maestra che mi ha dato dei consigli, ma anche tu devi
aiutarmi, altrimenti falliremo”.
Haida disse al Re che doveva pensare intensamente a Luna, e grazie a questo pensiero
lei avrebbe potuto aiutare la ragazza a fuggire, il pensiero di Leonec sarebbe arrivato
alla ragazza, creando un ponte che Haida avrebbe potuto utilizzare, senza allontanarsi
dal Re.
Leonec si concentrò molto e pensò intensamente a tutti i momenti belli passati con
Luna, e di quanto lui fosse innamorato, e nemmeno per un secondo questo pensiero si
fece debole. Intanto la catena dove era legata Luna cominciò a trasformarsi in
caramelle, che alla prima pressione si spezzarono. Luna approfittò che i suoi rapitori
erano assorti nel sonno e riuscì a scappare, correndo verso il castello. Haida sapeva
bene che questo non avrebbe fermato Bisac, così preparò un piano per affrontare il
mago cattivo al suo ritorno.
Grazie ai suoi poteri magici, fece ghiacciare il lago che si trovava davanti al castello,
e ricoprì il ghiaccio con molti fiori, facendolo sembrare un prato, quando giunsero i
due malvagi davanti al castello, non si accorsero di nulla, e sopratutto non videro
Haida che si era nascosta dietro un albero, attraversarono il finto lago, e proprio in
quel momento la maga recitò la formula magica, e il ghiaccio si sciolse in acqua
facendo cadere dentro il mago e lo zio cattivo, poi per essere sicura che non potessero
più uscire, trasformò il lago in un giardino, dove al posto dei due spuntarono due
alberi, altissimi e bellissimi.
Il Re era impressionato da questa magia e chiese ad Haida come avesse fatto.
“Vedi Leonec, tu hai avuto fiducia in me, e nonostante qualche piccolo dubbio mi hai
dato la possibilità di aiutarti. Chi ti voleva far del male si è trasformato in albero,
perché grazie alle magie buone, chi è cattivo può diventare bellissimo e innocuo, in
modo che non farà più del male a nessuno”.
Leonec non riusciva a comprendere bene le parole della maga, mentre intanto la folla
festante accorreva al castello. Fra loro c'era anche l'addetto alle leggi, che si recò dal
Re.
“Maestà, come tu sai io sono addetto alla legge del regno, e questa ragazza, che ora
è accanto a te, ha salvato il nostro Regno, riuscendo a scappare. Per questo motivo
lei adesso è al pari di una principessa, la nostra legge dice, che chiunque salvi il
Regno verrà nominato principe o principessa”.
Leonec era impressionato e felice, aveva capito che Haida gli aveva raccontato la
verità, e che nonostante lui pensava che questo fosse impossibile, Luna poteva essere
adesso sua sposa.
Pochi giorni dopo, Leonec sposò Luna, e regnarono insieme. Tutti gli abitanti del
regno cominciarono ad essere più felici, giorno dopo giorno, proprio come aveva
sognato il Re tanto tempo prima.
Haida dopo aver superato questa difficile prova tornò qualche giorno nel suo
villaggio, dove tutti la accolsero festanti, era riuscita a superare una delle prove più
difficili, proprio come le aveva spiegato la Maga Maestra. Negli anni a venire però
rimase sempre accanto a Leonec consigliandolo e aiutandolo in ogni sua scelta, e
dopo questa esperienza il Re non dubitò più dell'esistenza delle maghe, e sopratutto
che Haida era li per aiutarlo.
Adesso Haida si trova ancora al fianco del Re, che regna con grande saggezza e
felicità.

mercoledì 3 febbraio 2010

LA LEGGENDA PERSONALE

Il ragazzo non sapeva neppure cosa fosse la Leggenda Personale.

"È quello che hai sempre desiderato fare. Tutti, all'inizio della gioventù, sanno quale è la propria Leggenda Personale. In quel periodo della vita tutto è chiaro, tutto è possibile, e gli uomini non hanno paura di sognare e di desiderare tutto quello che vorrebbero veder fare nella vita. Ma poi, a mano a mano che il tempo passa, una misteriosa forza comincia a tentare di dimostrare come sia impossibile realizzare la Leggenda Personale."

Le parole del vecchio non avevano molto senso per il ragazzo, che tuttavia voleva sapere quali fossero quelle forze misteriose: la figlia del commerciante sarebbe rimasta a bocca aperta.

"Sono le forze che sembrano negative, ma che in realtà ti insegnano a dimostrare la tua Leggenda Personale. Preparano il tuo spirito e la tua volontà. Perché esiste una grande verità su questo pianeta : chiunque tu sia o qualsiasi cosa tu faccia, quando desideri una cosa con volontà, è perché questo desiderio è nato nell'anima dell'Universo. Quella cosa rappresenta la tua missione sulla terra." "Anche se si tratta soltanto di viaggiare? O di sposare la figlia di un commerciante di tessuti?" "Oppure di cercare un tesoro. L'Anima del Mondo è alimentata dalla felicità degli uomini. O dall'infelicità, dall'invidia, dalla gelosia. Realizzare la propria Leggenda Personale è il solo dovere degli uomini. Tutto è una sola cosa. E quando tu desideri qualcosa, tutto l'Universo cospira affinché tu realizzi il tuo desiderio."

Paulo Coelho - L'Alchimista